Natura

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Terra rossa bruciata dal sole, muretti a secco, fichi d’India, campi di grano: questa è l’anima della campagna salentina  testimone di antiche tradizioni,  dove il protagonista indiscusso del paesaggio è l’Ulivo.

Sparsi qua e là si possono osservare i cosiddetti furnieddhi o pajare, strutture simili ai più famosi trulli, a forma di tronco di cono, con pianta circolare o quadrangolare e costruiti con pietre “a secco”, ovvero senza l’aiuto di alcuna malta o sostegno. La loro costruzione risale probabilmente attorno all’anno 1000, in epoca bizantina.

La flora salentina conta piu di 1400 specie ed è sulle coste rocciose tra Otranto e Leuca che incontriamo le specie più tipiche della zona: il fiordaliso del Capo di Leuca, l’alisso, il garofano salentino, la campanula pugliese, il limonio, mentre sulle dune crescono macchie di ginepro coccolone.

 

LE NOSTRE PROPOSTE


 

Trekking alla Baia delle Orte, Cava di Bauxite e Torre del Serpe

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A sud di Otranto è da visitare la Baia delle Orte, caratterizzata  da una bassa scogliera che scivola lentamente in acqua, circondata da una pineta. Proseguendo si incontra un paesaggio unico nel suo genere: non siamo sulla luna ma camminiamo sulle dune rosse della Cava di Bauxite, un ex giacimento di estrazione mineraria attivo fino al 1976. A causa di infiltrazioni d’acqua di una falda acquifera presente nel sottosuolo è andato via via formandosi un lago naturale e tutta la vegetazione intorno, dando vita a uno spettacolo naturale. Da qui si giunge alla famosa Torre del Serpe, di origine romana e  simbolo della città di Otranto. La leggenda vuole che fosse abitata da un serpente che si nutriva con l’olio della lanterna del faro,  facendo disorientare i pirati in mare. Costeggiando i campi arati  e continuando a picco sulla falesia si arriva al Faro della Palascìa, considerato il punto più a Est d’Italia.

 

 

Ciclotour nel Giardino megalitico d’Italia

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Il territorio di Giurdignano si caratterizza per l’alta concentrazione di Dolmen e Menhir, monumenti di epoca preistorica, tanto da essere definito il Giardino Megalitico più grande d’Italia.  In sella a una bici è interessante scoprire questo territorio e i tipici colori della campagna salentina dove spuntano questi megaliti che sono oltre 25, molti risalenti all’Età del Bronzo come il Dolmen Grassi e il Dolmen Chiancuse.

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Dopo una sosta in una tipica Masseria del posto, dove è possibile degustare formaggi locali si fa tappa alla Cutura, un giardino botanico  dove si può ammirare una  collezione di piante grasse, tropicali e mediterranee unica in Europa.